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ARTIST STATEMENT
“Quando non c’è energia non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita”
Caravaggio

-Fu in un’edizione speciale di Progresso fotografico del 1976 che vidi le “sovrapposizioni spaziali” di Ryszard Orowitz, ne fui letteralmente sconvolto, il limite nella fotografia era solo nella mia mente.
-A quel tempo ero all’inizio della mia carriera e fotografavo di tutto, a confermarmi tutto questo ci pensarono poi le foto di Helmut Newton, come faceva in quegli anni ad essere così libero?
Ed infine David Lachapelle le cui immagini esagerate e ridondanti, fanno pensare se è così che vogliamo essere?
-Questi artisti mi hanno influenzato molto, le mie opere nascono da questo background e dalle inquietudini che sono anche la mia benzina.
-L’universo donna è quanto di più bello io possa fotografare, la sua intelligenza, la sua forza, la sua bellezza, le sue contraddizioni, la delicatezza di quando si prende cura di se stessa, quando si trucca, si sistema i capelli e si veste, è in quei gesti misurati e precisi e in quel lampo che le passa negli occhi che cerco la mia foto wow.
-Il corpo femminile parla un linguaggio ancestrale, trasmette un’energia potente, cogliere quell’energia attraverso la fotografia, è la mia mission.
Lino Vecchiato
BIOGRAFIA

   Lino Vecchiato nasce sotto il segno dello scorpione a Mirano (VE) dove passa la gioventù alla ricerca di un lavoro in linea con un carattere curioso ed estroverso.

   Dopo il servizio militare, a quel tempo obbligatorio, sostituisce un amico come fotografo da bagnasciuga, sulla spiaggia di Chioggia, a fotografare bambini e ragazze sopra un moscone di legno dipinto di rosso, di colpo capisce cosa vuole diventare, un Fotografo!

   La professione viene costruita frequentando corsi di specializzazione a Milano e in Svizzera, in 40 anni di carriera e cambiando 5 studi fotografici, tocca tutti i settori della fotografia e di conseguenza sperimenta tutte le attrezzature e materiali fotografici, dal Bianconero al Digitale, dallo Still life, alla Moda, ma con un occhio di riguardo verso il ritratto femminile.

  Giganti come Helmut Newton e David Lachapelle, le cui opere svelano ed esaltano la complessità e le contraddizioni dell’universo donna, lo portano a scoprire il fascino della fotografia Glamour e Boudoir.
Inizia così una ricerca, mirata a valorizzare la bellezza e la forza primordiale che si cela in ogni donna.

   Per il mondo della Fine Art, i progetti sono molteplici, lo studio attuale ricavato in un antico mulino, dispone di tutte le comodità per poter svolgere questo tipo di fotografia, riservando alle donne; fotomodelle o “muse per un giorno” un’esperienza unica che oltre a creare arte, mira ad aumentare la percezione del loro valore e autostima.
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